TERZA VIA
NAVIGAZIONE - RICERCA

Partiti Politici e relativo finanziamento

I partiti politici sono il sale della democrazia, in quanto ad essi è affidato il compito primario di elaborazione ideologica e di proposta politica per l’orientamento dello sviluppo socio–economico di un popolo in risposta alle istanze provenienti dalle classi sociali che essi prevalentemente rappresentano.

Ed oggi più di prima, dal momento che sono caduti gli stereotipi dei vecchi modelli di riferimento, mi riferisco al Comunismo ed al Capitalismo, essi dovrebbero costituire la culla della politica e la fucina ideologica per la elaborazione di  proposte e programmi politici tendenti ad uno sviluppo sostenibile, compatibile con l’ecosistema di appartenenza e rispondente ad una più equa ripartizione del lavoro e della relativa ricchezza prodotta, in  rispetto della dignità umana.

Riconosciuta quindi l’essenzialità del loro ruolo, ad essi andrebbero assicurati i mezzi finanziari necessari all'espletamento della loro funzione da reperire, possibilmente, mediante finanziamento popolare e non pubblico, attraverso prelievo obbligatorio da tutti i contribuenti, in fase di dichiarazione annuale dei redditi, di una percentuale fissa dell’imposta dovuta, che i cittadini, però, dovrebbero poter indirizzare al partito prescelto (in sostanza per il finanziamento dei partiti andrebbe adottato lo stesso sistema attualmente in uso per le chiese).

Tale forma di finanziamento sembra essere la più idonea, sia perché rispecchia le effettive tendenze politiche popolari, annualmente adeguate e rapportate al consenso guadagnato  dai vari partiti beneficiari  con il loro operato, sia perché garantisce l’anonimato del finanziatore, liberando, in tal modo, gli stessi partiti da possibili soggezioni psicologiche e/o, peggio ancora, da possibili ricatti morali dei finanziatori palesi, con le drammatiche conseguenze della storia di “Tangentopoli”, esperienza non ancora superata, anche se sotto forme diversificate.

La dialettica  democratica, comunque, non si avvale solo della partecipazione di partiti politici, ma è arricchita dalla compartecipazione anche di altri soggetti socio – politici, non meno importanti, quali: sindacati, movimenti d’opinione, associazioni culturali ecc.

La presenza di tutti questi soggetti socio – politici arricchiscono indubbiamente lo scenario  democratico, anche se è opportuno evitare di incorrere in situazioni sia di estrema proliferazione che di estrema concentrazione degli stessi, in quanto nel primo caso si rischierebbe di sfociare nell’anarchia con conseguente paralisi governativa, nel secondo caso si rischierebbe  l’ imbavagliamento della democrazia con conseguente degenerazione della stessa in regime.

Amaro

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