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Pubblica Sicurezza

A 70 anni di distanza dalla fine del regime fascista, penso che il paese abbia acquisito sufficienti anticorpi x poter affidare con tranquillità la sicurezza interna ad un unico corpo di Polizia, senza tema di devianze golpiste.

Penso quindi che siano maturi i tempi per affidare la pubblica sicurezza ad un unico corpo di polizia che faccia capo militarmente ad un Comandante Generale e politicamente al Ministero degli Interni, sopprimendo gli attuali Corpi di: Polizia - Carabinieri - Finanza e Forestale, attualmente operanti in compartimenti stagni e, non di rado, in competizione  e/o sovrapposizione funzionale.

Chiaramente all'interno del Corpo di Pubblica Sicurezza unificato, vanno distinti comunque quattro settori operativi, con competenze specifiche nella Sicurezza Alimentare, Ambientale, Fiscale e Pubblica, dotati ciascuno di organico e mezzi qualificati alle specifiche funzioni operative.

Un'impostazione simile della sicurezza interna nazionale oltre a semplificare il riferimento pubblico per il ricorso dei cittadini,  permetterebbe un notevole recupero di sedi operative, mezzi ed uomini, con conseguente recupero di risorse finanziarie.

Essenziale supporto all'azione del Corpo di Pubblica Sicurezza, per garantire la sicurezza interna del paese, è l'attività di intelligence che l'Agenzia di Informazione per la Sicurezza Interna (A.I.S.I.) è chiamata a svolgere capillarmente su tutto il territorio nazionale al fine di conoscere, aprioristicamente, e prevenire tutte quelle azioni che potrebbero turbare la pubblica sicurezza.

Detta Agenzia dovrebbe essere costituita da elementi dello stesso Corpo di Pubblica Sicurezza, adeguatamente addestrati per svolgere la delicata missione e far capo al  Comandante Generale dello stesso corpo che a sua volta, dovrebbe far riferimento al Ministro degli Interni, in uno al Presidente del Consiglio, se richiesto.

 

   Amaro

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